Monte Sant'Angelo, il centro più elevato del Gargano (843 m.), è situato in mirabile posizione panoramica su uno sperone meridionale del promontorio con la vista aperta a ovest sul Tavoliere e a sud sul golfo di Manfredonia, è molto caratteristico il quartiere medievale dello Junno dalle tipiche case a schiera.
L'interesse della cittadina è comunque concentrato intorno al Santuario di San Michele Arcangelo, realizzato tra i secoli V e VI conserva all'interno pregevoli testimonianze artistiche.
L'abitato ha forma allungata attorno all'asse costituito dalla via Manfredi; questa si riconnette sul lato occidentale della cittadina alla statale di San Giovanni Rotondo e sul lato orientale ad una diramazione della statale Garganica.
E' il centro più carico di storia e di tradizioni e deve il suo sviluppo alla fine del V secolo, quando, secondo la tradizione, l'Arcangelo Michele apparve in una grotta. I Longobardi, che in quel periodo dominavano nell'Italia meridionale, ne fecero il loro santuario nazionale. In breve divenne rinomato in tutta la Cristianità e meta obbligata, non solo per i pellegrini di tutta Europa, ma anche per i Crociati in partenza per Gerusalemme, per papi e sovrani.
Si accede al Santuario, scendendo per una lunga ed ampia scalinata. Le porte d'ingresso sono di bronzo e furono fuse a Costantinopoli nel 1076, per conto del nobile Pantaleone di Amalfi. Gli altari e le immagini che le adornano, sono scolpite nella stessa roccia della grotta. Sull'altare centrale, invece, troneggia la bianca e meravigliosa statua marmorea di Andrea Sansovino e, sul presbiterio, la cattedra vescovile scolpita su pietra del XII sec.
L'interesse della cittadina è comunque concentrato intorno al Santuario di San Michele Arcangelo, realizzato tra i secoli V e VI conserva all'interno pregevoli testimonianze artistiche.
L'abitato ha forma allungata attorno all'asse costituito dalla via Manfredi; questa si riconnette sul lato occidentale della cittadina alla statale di San Giovanni Rotondo e sul lato orientale ad una diramazione della statale Garganica.
E' il centro più carico di storia e di tradizioni e deve il suo sviluppo alla fine del V secolo, quando, secondo la tradizione, l'Arcangelo Michele apparve in una grotta. I Longobardi, che in quel periodo dominavano nell'Italia meridionale, ne fecero il loro santuario nazionale. In breve divenne rinomato in tutta la Cristianità e meta obbligata, non solo per i pellegrini di tutta Europa, ma anche per i Crociati in partenza per Gerusalemme, per papi e sovrani.
Si accede al Santuario, scendendo per una lunga ed ampia scalinata. Le porte d'ingresso sono di bronzo e furono fuse a Costantinopoli nel 1076, per conto del nobile Pantaleone di Amalfi. Gli altari e le immagini che le adornano, sono scolpite nella stessa roccia della grotta. Sull'altare centrale, invece, troneggia la bianca e meravigliosa statua marmorea di Andrea Sansovino e, sul presbiterio, la cattedra vescovile scolpita su pietra del XII sec.